"Raffaele Capasso" per la Legalità
ANTONIO DE IESU - 2018
Questore di Napoli - ITALIA
Ad Antonio De Iesu per il suo impegno nell’affermare i valori della legalità e della giustizia sociale in un momento difficile della nostra storia. La sua esperienza operativa alla guida della Polizia di Stato in importanti città d’Italia ha forgiato il binomio “rigore - umanità” che è alla base del suo operare e che costituisce il tratto distintivo per la soluzione di difficoltà urbane e sociali, quali le “baby gang” che hanno turbato la già difficile coesistenza nella città di Napoli.
La sua lungimirante visione istituzionale unitamente alla conoscenza del territorio costituiscono una risorsa per poter controllare i fenomeni della criminalità a tutti i livelli assicurando sicurezza ai cittadini.
La Cerimonia di Assegnazione
Napoli, 14 maggio 2018
CATELLO MARESCA ed suoi Ragazzi - 2018
Magistrato - ITALIA
Viene premiato insieme ai suoi ragazzi perché dimostra che può esistere una Napoli diversa che può dare delle chance a chi non ne ha.
La sua esperienza di magistrato ha alimentato la convinzione che la criminalità e le mafie si combattono anche aiutando i ragazzi ad essere “cacciatori del positivo” e “produttori di futuro”.
La Cerimonia di Assegnazione
Napoli, 05 maggio 2018
PAOLO BORROMETI - 2015
Giornalista (AGI) - ITALIA
Paolo Borrometi, laureato in giurisprudenza, è giornalista dell’Agenzia Giornalistica Italia (AGI).
Da tempo Borrometi, per il suo impegno contro la criminalità organizzata, è costretto a vivere sotto scorta, con costanti e continue minacce.
Ha affrontato il tema delle infiltrazioni mafiose in una parte della Sicilia che si credeva essere una "isola felice": la provincia di Ragusa. Ha creato un organo di informazione indipendente - www.laspia.it - contro tutte le mafie. Si è occupato di diversi casi scomodi che nessuno ha affrontato come i rapporti tra clan siciliani e calabresi.
Per questi motivi gli viene conferito il “Premio Mediterraneo Raffaele Capasso per la legalità 2015”.
La Cerimonia di Assegnazione
San Marino, 16 luglio 2015
alla memoria di DON GIUSEPPE DIANA - 2014
Parroco - ITALIA
Giuseppe Diana nasce a Casal di Principe, nei pressi di Aversa, da una famiglia di proprietari terrieri. Diventa assistente ecclesiastico del Gruppo Scout di Aversa e successivamente anche assistente del settore Foulards Bianchi. Dal 19 settembre 1989 è parroco della parrocchia di San Nicola di Bari in Casal di Principe, suo paese nativo. Don Peppino Diana cerca di aiutare la gente nei momenti resi difficili dalla camorra, negli anni del dominio assoluto del boss Francesco Schiavone, detto Sandokan. Alle 7.25 del 19 marzo 1994, giorno del suo onomastico, Giuseppe Diana è assassinato nella sagrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, mentre si accinge a celebrare la santa messa. Un killer lo affronta con una pistola: Don Peppe Diana muore all'istante. L'omicidio, di puro stampo camorristico, fa scalpore in tutta Italia. Un messaggio di cordoglio è pronunciato da papa Giovanni Paolo II durante l'Angelus. Lo scritto più noto di don Peppe Diana è la lettera Per amore del mio popolo non tacerò, un documento diffuso a Natale del 1991 in tutte le chiese di Casal di Principe e della zona aversana: un manifesto dell'impegno contro il sistema criminale. Il 25 aprile 2006, a Casal di Principe, nasce ufficialmente il Comitato don Peppe Diana con lo scopo di non dimenticare il martirio di un sacerdote morto per amore del suo popolo. Fu costituito nel 2003 grazie a organizzazioni attive nel sociale, tra queste: l'Agesci Campania, le associazioni Scuola di Pace don Peppe Diana, Jerry Essan Masslo, Progetto Continenti, Omnia Onlus, Legambiente circolo Ager e la cooperativa sociale Solesud Onlus. In occasione del ventennale della morte, la Fondazione Mediterraneo attribuisce questo riconoscimento alla memoria di Don Giuseppe Diana ed a tutte le organizzazioni del Comitato don Peppe Diana.
La Cerimonia di Assegnazione
Napoli ,14 marzo 2014
FONDAZIONE ANTONINO CAPONNETTO - 2013
ITALIA
Per l’azione svolta nel diffondere i principi della legalità contro ogni mafia e criminalità, specialmente nelle scuole e tra i giovani.
La Fondazione Antonino Caponnetto, nel promulgare i principi fondanti della vita e dell’opera del grande magistrato, li attualizza e li promuove con iniziative e pubblicazioni destinate ai giovani, affinchè si preparino ad essere i “produttori” del nostro futuro basato sulla sobrietà, sulla solidarietà e su una radicata legalità: in tutti gli ambiti della società.
La Cerimonia di Assegnazione
Napoli, 04 gennaio 2013
PIETRO GRASSO - 2012
Capo della Direzione nazionale antimafia - ITALIA
A Pietro Grasso per il proprio costante impegno di vita contro la mafia a partire dal suo impegno come giudice a latere nel maxi processo istruito da Antonino Caponnetto, continuato dal suo impegno come Procuratore Capo della Repubblica di Palermo e culminato nel presiedere la Direzione Nazionale Antimafia e che lo ha portato a difendere quotidianamente la legalità impegnandosi nei vertici antimafia organizzati dalla Fondazione Caponnetto.
La Cerimonia di Assegnazione
Gaeta, 04 febbraio 2013
DON LUIGI CIOTTI Ciotti - 2012
"Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" - ITALIA
"Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1600 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall'Eurispes tra le eccellenze italiane.
Don Luigi Ciotti, militante contro le mafie, è il coordinatore di Libera: la sua opera è finalizzata all'indispensabile cambiamento etico, sociale e culturale necessario per spezzare alla radice i fenomeni mafiosi e ogni forma d'ingiustizia, illegalità e malaffare.
La Cerimonia di Assegnazione
Chieti, 21 novembre 2019
Alla memoria di ANGELO VASSALLO - 2010
Sindaco di Pollica - ITALIA
Il primo Premio Mediterraneo "Raffaele Capasso" per la Legalità è stato assegnato alla memoria del Sindaco di Pollica Angelo Vassallo, barbaramente assassinato il 5 settembre 2010. In questo modo si è voluto ricordare l´impegno di Angelo Vassallo che con la sua opera, ha saputo rappresentare la forza della comprensione, portando un messaggio di nobiltà e coraggio in territori difficili.
La Cerimonia di Assegnazione
San Sebastiano al Vesuvio, 18 settembre 2010