Marsiglia ancora al centro del Mediterraneo
Dal 6 luglio 2000 è trascorso quasi un quarto di secolo da quando la Fondazione Mediterraneo e gli Stati Uniti del Mondo presentarono a Marsiglia i programmi, i progetti, le iniziative concrete sulle problematiche delle migrazioni, dell’integrazione, della conversione ecologica, del rispetto del creato.
Jean Claude Gaudin, vicepresidente del Senato e storico sindaco di Marsiglia dal 1995 al 2020, sostenne la nostra azione organizzando una “Rentrée” solenne con les “Assises de la Méditerranée”: più di 1.500 rappresentanti di vari paesi che per 4 giorni si confrontarono sui programmi e progetti della Fondazione.
Presente agli “Incontri Mediterranei” organizzato dai vescovi del Mediterraneo dal 17 al 24 settembre 2023 - con la partecipazione di Papa Francesco - il Presidente Michele Capasso afferma: “Ho pensato a quei giorni di luglio del 2000 quando rientrammo da Marsiglia carichi di entusiasmo e di speranza. E poi le visite del Sindaco Gaudin a Napoli e Benevento, il Premio a “Marseille Esperance” consegnato a Napoli, l’inaugurazione della “Sala Marsiglia” presso la sede degli Stati Uniti del Mondo.
Tanti protagonisti che si ripresentano: ecco Papa Francesco al centro dello stesso palco dove con Shimon Peres ed altri Capi di Stato raccogliemmo le prime adesioni agli Stati Uniti del Mondo, ecco Vescovi e Cardinali dei Paesi mediterranei al centro della scena, come allora lo erano accademici, rettori di università, sindaci delle principali città aderenti agli Stati Uniti del Mondo.
Ecco l’allora sindaco Gaudin, stanco e deluso, accanto al Papa quasi a racocmandargli di non abbandonare mai il Mediterraneo.
E poi la stanza dove il Papa incontra il Presidente Macron: la stessa dove con Shimon Peres sottoscrivemo la prima bozza della Costituzione degli Stati Uniti del Mondo.
E poi il vialetto d’ingresso al Palazzo del Pharo, dove nello stesso luogo in cui il Presidente accompagna il Papa in carrozzella gettammo le basi per un vero dialogo interreligioso con il fratello e amico Padre Paolo dall’Oglio poche settimane prima della sua scomparsa.
Tanti ricordi affidati a tante immagini - conclude il Presidente Capasso - con una tristezza ed una speranza. La tristezza è non essere riusciti, nonostante un impegno costante, a rendere il Mediterraneo un mare di scambi e di saperi ma una tomba della dignità, come Papa Francesco ha affermato. La speranza è in questo mosaico variegato di culture e fedi che potranno, se adeguatamente coordinati, essere l’elemento fondante di un nuovo modello di solidarietà basato sull’accoglienza e sulla coesistenza”.
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