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Seminario Internazionale: "Le nuove sfide dei professionisti e delle istituzioni del prossimo decennio"

Si è svolto presso la sede centrale degli “Stati Uniti del Mondo” e del “Museo della Pace” il Seminario internazionale dal tema “La riqualificazione del patrimonio immobiliare: le nuove sfide dei professionisti e delle istituzioni nel prossimo decennio”: organizzato dall’Associazione NACA in collaborazione con il “Gruppo 24 ore”.
Negli indirizzi di saluto il Segretario Generale Michele Capasso ed il Presidente della Commissione diritti umani sen. Giuseppe Lumia hanno sottolineato l’importanza in questo momento della riqualificazione del patrimonio immobiliare a livello planetario, nel peno rispetto della conversione ecologica.
Tra gli interventi quello dell’assessore al Bilancio al Comune di Napoli Pier Paolo Baretta.

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Studenti e docenti e dell'Istituto "Alpi-Levi" in visita agli Stati Uniti del Mondo

Un gruppo di docenti e studenti dell'Istituto "Alpi-Levi" di Scampia hanno visitato la sede centrale degli "Stati Uniti del Mondo" con il "Museo della Pace".
Accolti dal Segretario Generale prof. Michele Capasso e dal prof. Pasquale Gallifuoco gli studenti hanno espresso apprezzamento ed interesse per la mission degli Stati Uniti del Mondo, ben sintetizzata nel motto "TERRA E PACE".

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Giornata Mondiale del Rifugiato

Gli “Stati Uniti del Mondo”, con la propria rete istituzionale e di organismi della società civile, hanno celebrato la “giornata mondiale del rifugiato” condividendo la mission dell’’UNHCR (The UN Refugee Agency).
Manifestazioni si sono svolte a Napoli, Tangeri, San Paolo e Montreal.
Il Segretario Generale Michele Capasso ha sottolineato “l’importanza di questa giornata in un periodo complesso della storia umana, caratterizzato da guerre in varie parti del mondo e, in particolare, in Ucraina causa di milioni di rifugiati che vanno accolti con amore ed assistiti”.

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Gli Stati Uniti del Mondo celebrano la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione ed alla siccità

Gli “Stati Uniti del Mondo” hanno celebrato la “Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità” indetta dalle Nazioni Unite con una risoluzione del 1995.
Quest’anno il tema della giornata mondiale è centrato sulla siccità: “Rising up from drought together” (Risorgere insieme dalla siccità).
Il Presidente Michele Capasso ha evidenziato la gravità del problema ed il processo di tropicalizzazione in atto anche in Europa e, in particolare, in Italia.
Solo attraverso politiche ambientali di lungo termine sarà possibile arginare e governare un fenomeno dalle prospettive catastrofiche.
Secondo le stime del Global Land Outlook, il 70% delle aree libere da ghiacci è stato alterato dall’uomo, con conseguenze dirette e indirette su circa 3.2 miliardi di persone e si prevede che entro il 2050 questa quota possa raggiungere il 90%. E attualmente circa 500 milioni di persone vivono in aree dove il degrado ha raggiunto il suo massimo livello, ovvero la perdita totale di produttività definita come desertificazione. L’Africa, in particolare la zona che si trova a sud del Sahara, è la più colpita da questo fenomeno: il 73% delle terre aride coltivabili sono già degradate o già completamente desertificate; anche Asia, Medio Oriente, Sudamerica presentano un alto rischio di degrado del suolo. Persino Paesi fortemente sviluppati, come gli Stati Uniti o l’Australia, presentano aree con alto rischio di desertificazione, come ad esempio negli stati centrali e occidentali di USA.
Nell’Unione Europa, i Paesi più coinvolti e che si sono dichiarati affetti da fenomeni di desertificazione e da effetti della siccità sono senza dubbio quelli del bacino Mediterraneo: oltre l’Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Croazia, Cipro e Malta, ma non sono immuni da analoghi fenomeni l’Ungheria, la Slovenia e la Romania. Anche l’Italia presenta evidenti segni di degrado, che si manifesta con caratteristiche diverse in circa il 28% del territorio, principalmente nelle regioni meridionali, dove le condizioni meteoclimatiche contribuiscono fortemente all’aumento del degrado e quindi alla vulnerabilità alla desertificazione a causa della perdita di qualità degli habitat, l’erosione del suolo, la frammentazione del territorio, la densità delle coperture artificiali, con significativi peggioramenti anche in aree del nord, come in Veneto, Piemonte, Emilia Romagna.

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