In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, si è svolto un incontro che ha radunato assieme tutti i 65mila pellegrini italiani. La serata è stata aperta dalle parole che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto a una delegazione di giovani ricevuti al Quirinale con il Segretario Generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi, lo scorso 10 giugno. Durante la serata ci sono state alcune storie e testimonianze raccontate in prima persona dagli ospiti: l’attrice Giusy Buscemi; la pallavolista Cristina Chirichella; lo scrittore e insegnante Enrico Galiano; il fondatore di Libera don Luigi Ciotti; l’operatore umanitario Gennaro Giudetti, impegnato nella difesa dei diritti umani nelle zone di conflitto. La seconda parte della serata è stata dedicata alla preghiera, con lo scambio dei doni tra i giovani di Italia e Portogallo, alla presenza del presidente della Cei Matteo Maria Zuppi, del segretario generale della Cei Giuseppe Baturi, e del patriarca di Lisbona Manuel José Macário do Nascimento Clemente.
Una delegazione di vari Paesi degli Stati Uniti del Mondo con migliaia di giovani “Alfieri degli Stati Uniti del Mondo” ha partecipato alla XXXVIIa GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’ in programma a Lisbona dal 2 al 6 agosto 2023. Il Segretario Generale Michele Capasso ha ricordato l’importanza di questo incontro in questo momento difficile della storia dell’umanità ed il ruolo del Portogallo nel processo di dialogo e pace. “E’ un momento che vivo con gioia – ha affermato Capasso – per la presenza di tanti amici che hanno condiviso sin dall’inizio il percorso della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo: dal Rettor Maggiore dei Salesiani Angel Fernandes Artime all’Ambasciatore d’Italia a Lisbona Carlo Formosa, da Don Luigi Ciotti ai presidenti della Repubblica del Portogallo in visita alla sede di Napoli, dai tanti attori impegnati per la carità ai giovani di vari Paesi difensori della TERRA e della PACE”. “La presenza del Santo Padre è fondamentale, catalizzante – ha concluso il SG Capasso – sin dal Suo arrivo alla Base Aerea di Figo Maduro a Lisbona, il Santo Padre Francesco è stato accolto dal Presidente della Repubblica del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa e due bambini in abito tradizionale gli hanno offerto dei fiori. Da qui una serie infinita di incontri e di appuntamenti che lasceranno un segno nella storia”.
Gli Stati Uniti del Mondo con la Fondazione Mediterraneo e l’Accademia del Mediterraneo hanno ricordato Padre Paolo Dall’Oglio, membro fondatore, in occasione del decennale dal rapimento avvenuto a Raqqa il 29 luglio 2013. Fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa, Padre Paolo è testimone instancabile di pace e dialogo tra le diverse confessioni religiose in Siria. “Sono trascorsi dieci anni dal suo rapimento - ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso, caro amico di Padre Paolo - e tanti i ricordi e le azioni che hanno contraddistinto anni di collaborazione per il dialogo e la pace. Mi commuovo ancora oggi ricordando quando per convincere musulmani e cattolici a dialogare in un momento difficile di scontri e controversie, mi travestii da Babbo Natale per stemperare la tensione: Paolo comprese e, con sguardo complice, mi incitò a continuare. Non amava raccontarsi Paolo e quando gli assegnammo il Premio Mediterraneo ci abbracciò forte dicendo che quel riconoscimento era per tutta la comunità monastica e non per lui”. In questa occasione è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Sono trascorsi dieci anni dal rapimento in Siria di padre Paolo Dall’Oglio. Da allora nessuna notizia è stata capace di rinfocolare la speranza della sua sopravvivenza. In questo giorno che rinnova il dolore e, con esso, il ricordo di uomo generoso, che ha donato tutto se stesso alla solidarietà, al dialogo, all’aiuto di chi più è nel bisogno, desidero esprimere i sentimenti più profondi di vicinanza ai familiari e a quanti con loro condividono lo strazio dell’attesa. Paolo Dall’Oglio, testimone e costruttore di pace, ha fatto sì che la sua fede religiosa non si sia mai espressa come motivo di contrasto. La sua vita è sempre stata una spinta incessante a ricercare la condivisione, l’incontro, la giustizia, l’unità, in nome della persona, di ogni persona, della sua integrità, della sua inviolabile dignità. Ha sfidato pregiudizi e regimi, ha vissuto con i più poveri, ha percorso coraggiosamente i deserti e i territori dei conflitti, dell’odio, della sopraffazione, per portare speranza e umanità. Per quanto possano apparire inermi, i testimoni di pace sono protagonisti della storia. La memoria della loro presenza e del loro passaggio va tenuta alta, ancor più in una stagione in cui le ferite della guerra insanguinano il Medio Oriente e la nostra Europa». Sono stati riproposti video, documenti ed immagini degli incontri con Padre Paolo dal 1998 all’ultimo del 2013.
Pescasseroli sempre di più centro culturale ed “orgoglio” degli “Stati Uniti del Mondo” per averne compreso il messaggio sin dal 2010 realizzando l’opera monumentale “Totem della Pace”, simbolo degli Stati Uniti del Mondo. Nella Sala Consiliare del Comune di Pescasseroli, presenti Sindaci ed autorità della Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise - molti dei quali “Ambasciatori” ed “Alfieri” degli Stati Uniti del Mondo - il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha inaugurato la diciottesima edizione del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce. È il compimento di un percorso che si svolge lungo tutto l’anno, in diversi luoghi d’Abruzzo e nelle aule delle scuole, dove studenti e insegnanti leggono ed esprimono il loro giudizio sui libri selezionati, che sono stati poi presentati ai membri della giuria. “Il Premio Croce è un percorso storico – ha affermato il sindaco di Pescasseroli Giuseppe Sipari, introducendo l’incontro – è un vero percorso culturale, itinerante, che ha toccato più città e che ha coinvolto decine di popolazioni studentesche, facendosi ottimo strumento di veicolo della lettura” per i giovani. Dunque non solo un evento celebrativo, ma un incontro che ridia importanza all’attualità del pensiero di Croce e alla sua modernità”. “Pescasseroli è un centro straordinario di vitalità culturale - ha affermato il Segretario Generale Michele Capasso che da oltre 45 anni frequenta la località abbruzzese - “qui la cultura va d’accordo con la natura”. Tra i premiati la giornalista e scrittrice Titti Marrone - da sempre sostenitrice della Fondazione Mediterraneo e degli Stati Uniti del Mondo – con il libro “Se solo il mio cuore fosse pietra”. Il Ministro Sangiuliano ha affermato: “Perché Croce? La sua azione culturale è un inno alla libertà delle persone, è un riconoscimento del valore dell’umano, attraverso la cultura che ci rende migliori e rende migliore tutta la nostra la nostra società”.
Una delegazione degli Stati Uniti del Mondo ha lanciato da Montreal un Appello ai governanti del mondo per assumere decisioni immediate in grado di arrestare i cambiamenti climatici che stanno producendo danni enormi e che possono condurre all'estinzione della razza umana.